Sono lieto di annunciarvi la mia partecipazione a questo progetto. Mi occuperò di produrre le musiche e eseguirle durante gli spetacoli.

“Vita nella città – Cagliari aperta al mondo” nasce con l’intento di raccontare la città e tutti coloro che la abitano attraverso l’intreccio di diverse forme d’arte e la creazione di una rete di associazioni attive nell’integrazione multiculturale.

«Di che cosa è fatta una città oltre alla sua architettura? – si chiede Karim Galici (regista)- Mi piace pensare alla città come un grande telaio in cui ognuna delle sue tante anime si mescola alle altre come se fossero dei fili. Un luogo di scambio, di condivisione, di crescita. Vita nella città è un progetto che nasce come atto d’amore verso questo crogiolo di storie. Una spinta nell’andare oltre i monumenti e i paesaggi meravigliosi per cercare quelle che sono le sue essenze. Energie, atmosfere, voci, odori, suoni, sapori, contatti… Materiali invisibili e a volte indescrivibili che rendono una città un posto veramente unico al mondo. Un organismo vivente, con le sue gioie, i suoi pericoli, le sue miserie e i suoi desideri».

La città di Cagliari diviene dunque il centro di una riflessione che coinvolge non solo artisti professionisti, ma anche cittadini, studenti e migranti, in un percorso di formazione e creazione collettiva che intende unire diverse etnie e generazioni. Per tre mesi, gli spazi urbani diventano luoghi di scambio e condivisione, con l’obiettivo di contribuire allo spettacolo finale che andrà in scena a fine luglio.

Il progetto si articola in due fasi nell’arco di tre mesi:

  • Fase 1: dal 21 aprile fino al 20 luglio: otto laboratori di cui quattro aperti al pubblico e ai migranti, e quattro rivolti alle scuole, condotti da professionisti provenienti da tutta Italia. Il pubblico può scegliere tra teatro sensoriale, danza, video-documentario, scrittura e poesia, mentre le scuole si dedicheranno a scenografia, costumi e maschere, fotografia e musica elettronica. Tutti i partecipanti, al termine dei laboratori, lavoreranno con il regista e con gli attori/danzatori professionisti alla messa in scena dell’evento finale.
  • Fase 2: uno spettacolo evento che avrà luogo da venerdì 28 a domenica 30 luglio e che si articolerà in quattro percorsi nei quattro quartieri storici di Cagliari. Professionisti e partecipanti ai laboratori saranno parte di un evento itinerante in cui gli spettatori attraverseranno con loro le vie, i vicoli e le piazze del centro storico. La città diventerà un crogiolo culturale in cui tutto può accadere e verrà vissuta attraverso le sue particolarità che la rendono unica al mondo, con i suoi colori, la sua ironia, i suoi contatti, le sue leggende e la sua grande miscellanea di etnie, tradizioni e costumi. Persone di tutte le età e tutte le culture prenderanno parte alla messa in scena.

Le linee guida

  • chiamare in campo più forme d’arte: teatro, musica, danza, fotografia, letteratura e cinema;
  • entrare nelle scuole con gli artisti e le voci degli immigrati di oggi: gli studenti parteciperanno a incontri pubblici con i veri protagonisti dei viaggi di immigrazione. Inoltre alcune scuole saranno coinvolte nella creazione artistica di alcune parti dell’evento finale (l’Istituto Sandro Pertini per i Servizi Sociali per i costumi e le maschere, il Liceo Artistico di Cagliari Foiso Fois per le scenografie, Il Liceo Artistico Brotzu di Quartu Sant’Elena per le fotografie, il Conservatorio G.P. Da Palestrina per le musiche e i video)
  • creare dei corsi di formazione in cui rendere facile l’inserimento degli stranieri (con una particolare attenzione alle giovani generazioni): laboratori di tutte le discipline artistiche in cui dare spazio alle esperienze del praticare insieme per condividere forme di lavoro artistico e stimolare l’incontro con l’altro, rendendo protagonista l’ascolto nell’ottica di una cultura delle differenze e della reciprocità;
  • utilizzare i luoghi reali dove le storie degli abitanti della città (immigrati e non) vivono o hanno vissuto: il porto e le sue barche, i negozi, i ristoranti, le case, le strade, gli autobus, le scuole, le piazze e le panchine;
  • mescolare artisti e protagonisti reali: gli immigrati di prima e seconda generazione saranno coinvolti (insieme ai cittadini di tutte le culture) nelle creazioni artistiche con attori, musicisti, scrittori, danzatori, fotografi e videomaker professionisti.

Fonte

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Laboratori

Progetto multiculturale site specific per il paesaggio urbano, prodotto da ASMED – Associazione Sarda Musica e Danza.
Cagliari, 21 aprile – 30 luglio 2017

Progetto di ASMED – Associazione Sarda Musica e Danza
Direzione Artistica: Massimiliano Leoni
Ideazione e Regia: Karim Galici
Ufficio Stampa e comunicazione social: Palomar Comunicazione

Link esterni:

http://www.comune.cagliari.it/portale/protected/cms/documents/ufficio_stampa/35c2c9b6774ac06f550b4c2e75be2d5f.pdf

https://cerchioquadrato.blogspot.it/2017/06/vita-nella-citta-cagliari-aperta-al.html

https://www.eventa.it/eventi/cagliari/presentazione-di-vita-nella-citta-cagliari-aperta-al-mondo

http://notizie.cagliarioggi.it/n?id=122306

https://cagliaripaesaggio.com/event_vita_nella_citta/

http://www.ansa.it/canale_viaggiart/it/regione/sardegna/2017/06/20/cagliari-si-racconta-attraverso-i-sensi_6110ce67-8702-4bb6-b4e6-1b6f45527713.html

https://www.evensi.it/spettacolo-finale-vita-nella-citta-cagliari-aperta-al-mondo/217245406

https://allevents.in/cagliari/spettacolo-finale-vita-nella-citt%C3%A0-cagliari-aperta-al-mondo/187270445140697

Dal 21 aprile al 30 luglio i quartieri storici di Cagliari diventano palcoscenico di “Vita nella città – Cagliari aperta al mondo”.

INTRECCI TRA ARTI E CULTURE: A CAGLIARI PARTE “VITA NELLA CITTÀ”

Vita nella città: arriva il gran finale!

https://www.sardegnareporter.it/2820-luglio-vita-nella-citta-cagliari-aperta-al-mondo/

Vita nella città – Cagliari aperta al mondo”: un progetto di Karim Galici per MigrArti

Dal 28 al 30 luglio “Vita nella città – Cagliari aperta al mondo”

https://www.vistanet.it/cagliari/blog/2017/07/14/prove-tecniche-di-integrazione-in-programma-spettacoli-e-laboratori-per-coinvolgere-i-migranti-in-citta/